memorie resistenti

Presentazione

Questo sito raccoglie alcuni lavori di ricerca storica, iniziati coi miei studenti in Istituti superiori di Bologna e provincia, riveduti, corretti e ampliati da me sia durante il lavoro in classe sia successivamente. Ogni lavoro si presenta come un’opera aperta, ancora soggetta ad integrazioni, revisioni, correzioni…..

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Le fucilazioni al poligono di tiro di Bologna tra il '43 e il '45

Al Poligono di Tiro di Bologna tra l’8 settembre 1943, giorno dell’illusorio armistizio, ed il 21 aprile 1945, quando ci fu la liberazione della città, avvennero una serie di fucilazioni, effettuate da parte delle forze nazifasciste, che ebbero come vittime centinaia di cittadini inermi e innocenti, di rastrellati, di detenuti prelevati dalle locali carceri cittadine, di partigiani uomini e donne. 

Lo spazio principale di questo sito è dedicato alla ricerca storica che ha voluto da un lato ricostruire le vicende che portarono a quelle fucilazioni, cercando di fare chiarezza sul numero effettivo dei fucilati -nell’immediato dopoguerra stimato in 270 persone circa- dall’altro i percorsi umani di coloro che qui finirono la loro vita, assieme alle circostanze che li portarono ad essere coinvolti in quelle esecuzioni.

Nata come progetto scolastico dell’I.T.C.S. “Rosa Luxemburg” di Bologna,  allora in paternariato con l’Istituto Parri di Bologna, ANED Bologna, Anpi Bolognina, i quartieri Navile e Reno e  condotta assieme ad alcune mie classi tra il 2014 e il 2016, la ricerca è stata da me ripresa a partire dal settembre 2017 -data del mio pensionamento- allo scopo di approfondire ed ampliare il materiale, poi man mano pubblicato sul sito del “Luxemburg”, all’interno dello spazio Staffette della memoria nella sezione “Libertà sotto tiro” fino all’estate del 2019, quando il tutto è andato perduto per un grave incoveniente tecnico.

Oggi, in questo nuovo sito la ricerca continua col rinnovato paternariato ANPI della sezione “Mario Ventura” e l’impulso che alla ricerca è dato quotidianamente anche dalla collaborazione e dal contributo dei lettori.

Gli Ebrei a Casalecchio nel periodo delle leggi razziali

Annunciate a Trieste il 18 settembre 1938 dal Duce, tra il settembre e il novembre dello stesso anno entrarono in vigore in Italia le leggi razziali volute da Mussolini e dallo Stato fascista.

Allo scopo di studiare le conseguenze che queste leggi produssero sulla vita quotidiana degli Ebrei in Italia, nell’anno scolastico  2011/12 all’I.T.C.S. “ Salvemini” di Casalecchio, ho avviato una ricerca storica con studenti appartenenti a due classi quinte del corso linguistico Erica, prendendo in esame un ambito ristretto come il piccolo centro di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Attraverso l’Archivio storico del Comune, appena riordinato e messo a disposizione della comunità, abbiamo potuto rintracciare le famiglie di Ebrei che lì vissero o perché residenti stabilmente, o stagionalmente in villeggiatura, o perché costretti a stabilirvisi a causa di provvedimenti di residenza coatta, o perché più o meno clandestinamente in attesa di defilarsi per raggiugere altre destinazioni, considerate più sicure, in quanto meno esposte alla vigilanza delle autorità fasciste prima, di quelle germaniche poi.

Le famiglie seguite sono state in tutto cinque : i Salem, i Finzi, i Del Vecchio, la famiglia mista appena costituita da Fritz Stiebel ed Elda Zanotti, i coniugi Matatia e da ultimo la famiglia Neppi, a cui si sono aggiunte le storie di alcuni singles,  Rosa Dente ved. Battino, Martha Szollosy in Benusiglio, Infine Irma Zaccuti.

Staffette della memoria
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