Gli Ebrei residenti a Casalecchio nel ’38

Come abbiamo visto nel documento presentato alla fine di un paragrafo precedente (< vedi) il censimento “speciale” e riservato del 1938 raccoglie solo l’autocertificazione di tre famiglie di ebrei stabilmente residenti nel territorio comunale di Casalecchio, che, seguendo l’ordine di registrazione del documento, sono : innanzitutto la famiglia Del Vecchio, composta dal padre Gino, dalla moglie Franchini Tiziana dai figli Raffaele ed Anna, rispettivamente di 10 ed 8 anni ; la famiglia Finzi, formata dai coniugi  Aldo e Levi Elena, insieme alla loro unica figlia dodicenne Anna Rosa; infine l’anziana signora benestante Eugenia Rachele Salem, di 82 anni, che viveva a Casalecchio assistita dalla convivente dama di compagnia altoatesina Flora Putzer von Reibegg (italianizzata nel nome, come da norme fasciste, Flora Putzer de Reibegg ), che costituiscono in due, pur non essendo imparentate, un nucleo familiare a sè.

La circolare di Buffarini che comanda il censimento sottolinea “l’importanza eccezionale” della rilevazione, “che deve essere compiuta con celerità, precisione et massimo riserbo”, facendo pervenire i dati raccolti entro il 26 agosto 1938 alla Demorazza, e che tuttavia “non deve dare appiglio alcuno allarme trattandosi di rilevazione ad esclusivo fine di studio.” L’intenzione delle autorità fasciste era di agire con la massima efficienza, tuttavia con grande circospezione per non suscitare sospetti ed allarmismi indesiderati.

Buffarini nelle istruzioni specifica che devono essere compresi nel censimento non solo tutti gli ebrei iscritti nei registri delle comunità israelitiche accertate e riconosciute, ma anche tutti coloro che risiedono nella provincia anche in via temporanea e che comunque “risultino di razza ebraica anche se professanti altre o nessuna religione o che abbiano abiurato in qualsiasi epoca ed anche se per matrimonio sono passati a fare parte di famiglie cristiane.” Le autorità centrali chiedono che siano i cittadini individuati a sottoscrivere personalmente i moduli fatti pervenire capillarmente nei Comuni, ma sollecitano un attento controllo delle dichiarazioni, specie per quanto riguarda le voci concernenti l’iscrizione al partito e i meriti di guerra.

Successivamente all’esito di questo censimento, i Comuni furono sollecitati a più riprese ad aggiornare sistematicamente i dati sulle presenze stabili o temporanee di ebrei nel loro territorio, perché tenessero costantemente “monitorata” la situazione e ne informassero la locale Prefettura, come attestano altri documenti trovati nell’Archivio Storico del Comune di Casalecchio, che pubblichiamo sotto: un telegramma del ’39, una circolare del ’41 e un’altra del ‘43. Sulla questione ebraica da parte delle autorità centrali dunque non si allentò mai nel tempo l’attenzione ed il controllo, destinati anzi ad aumentare.

Telegramma del '39 che sollecita il Comune a comunicare i dati rilevati tra la popolazione. Archivio storico del Comune di Casalecchio(BO).
Telegramma del ’39 – prima pagina-che sollecita il Comune a comunicare i dati rilevati tra la popolazione. Archivio storico del Comune di Casalecchio(BO).
Circolare per l'aggiornamento dello schedario degli Ebrei- Archivio storico del Comune di Casalecchio di Reno (BO)
Circolare  del 1941 per l’aggiornamento dello schedario degli Ebrei- Archivio storico del Comune di Casalecchio di Reno (BO)

 

Nuova sollecitazione all'aggiornamento dello schedario degli Ebrei, con indicazioni di chiarimento sulle diverse 'tipologie' istituite per la loro classificazione -Archivio storico del Comune di Casalecchio di Reno (BO).
Nuova sollecitazione all’aggiornamento dello schedario degli Ebrei, con indicazioni di chiarimento sulle diverse ‘tipologie’ istituite per la loro classificazione -Archivio storico del Comune di Casalecchio di Reno (BO).

 

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