Martha Szöllösy in Benusiglio

Anche per Martha Szöllösy abbiamo cercato a lungo di identificare la storia e qualche dato certo. L’aiuto ci è venuto dalla Dott.ssa Anna Pizzuti, che cura un database sul web estremamente aggiornato ed uno dei più informati ed esaurienti sulla presenza in Italia degli ebrei stranieri e sull’identificazione dei campi di internamento degli ebrei nel nostro paese [1].

Grazie alle informazioni della dott.ssa Pizzuti abbiamo potuto chiedere e quindi cortesemente ottenere dal Dott. Zakošek, direttore dell’Archivio di Stato di Fiume, oggi in Croazia, il fascicolo aperto a nome “Marta Szöllösy”, che ci è giunto alla fine di maggio 2012.

Perciò per ora possiamo solo dire che Martha, nativa di Fiume e in origine cittadina italiana, acquisisce la cittadinanza greca per matrimonio, che lei contrae assai giovane col dott. Alberto Benusiglio il 4 gennaio 1934, salvo poi risultarne divorziata “da dieci anni” nel 1942.

Martha si muove tra il ’36 ed il ’42 tra Abbazia, Venezia, Ravenna, Imola, Firenzuola, Casalecchio appunto ( che lei lascia il 23-12-1941), e Bologna, assai disordinatamente, vivendo un po’ sola, un po’ ospite dei genitori Arminio e Gisella Schlesinger, che sono indicati come possidenti e benestanti possessori di immobili ad Abbazia. Dichiara alle autorità di non svolgere alcuna attività e si qualifica come “casalinga”, affermando di contare sull’aiuto dei propri genitori come fonte di sostentamento, non avendo più presso di sé il marito, o ex-marito, che risulta alle autorità emigrato probabilmente in Argentina.

Dà occasione con la sua condotta a rilievi della questura di Fiume, che la segnala il 6 giugno del ’37 come “sospetta di spionaggio militare” e “per condotta moralmente equivoca” perché frequenta la compagnia di ufficiali dell’Areonautica, sospetti poi non più confermati in seguito da nessun’ altra autorità.

 

Informativa su Martha Szollosy d Faenza. Archivio di Stato di Fiume.
Informativa su Martha Szollosy d Faenza. Archivio di Stato di Fiume.

 

I "sospetti" su Martha. Archivio di Stato di Fiume.
I “sospetti” su Martha. Archivio di Stato di Fiume.

 

Dall’Archivio di Stato di Bologna, invece, abbiamo trovato documenti coi quali, nel dopoguerra Martha rivendica un appartamento in affitto a nome suo e dei genitori, situato in Bologna, in via Zamboni 22 ( il portone subito dopo quello dei Salem ), abbandonato per darsi alla clandestinità dopo il novembre del ’43, e trovato poi occupato da altri sinistrati, che lei richiede che sgomberino l’immobile. Ne nasce un contenzioso che poi Martha lascia decadere, risultando irreperibile a Bologna dal ’46.

Di Martha in Italia poi non si sa più nulla da quel momento. Solo attraverso una attenta ricerca in rete, in un foglio giudiziario dello stato di San Paolo del Brasile, abbiamo trovato il suo nome implicato in contestazioni di proprietà di immobili       ( ancora! ) negli anni ’60 e riteniamo di poter dire che si tratti proprio di lei, emigrata in Sudamerica, secondo una scelta che fecero  tanti altri ebrei prima e dopo di lei.

Un ingrandimento del Diario Oficial do Estado do Sao Paulo.
Un ingrandimento del Diario Oficial do Estado do Sao Paulo.

 

 Diario Oficial do Estado do Sao Paulo del 25 agosto del 1965.
La pagina intera del Diario Oficial do Estado do Sao Paulo del 25 agosto del 1965.

 

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[1] Vedi www.annapizzuti.it

 

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