La “concessione” del telefono

Nell’estate, l’ 11-8-1941, il problema stavolta riguarda il telefono, altro apparecchio, che come la radio, in base alle nuove leggi razziali e di difesa, gli ebrei non possono detenere. Il Questore  chiede alla Timo di “depennare dall’elenco telefonico il nome dell’ebrea Eugenia Rachele Salem”.

Eugenia non farà in tempo a trovare una soluzione anche per questo : morirà nell’inverno del ’41 a Casalecchio, assistita da Flora Putzer, dama di compagnia e infermiera. I suoi figli per poter continuare a disporre di un apparecchio telefonico,  otterranno solo nel ’42 di effettuare la ‘voltura’ del telefono a favore dei parenti ariani più prossimi : Raffaele girerà la titolarità del telefono a favore di sua moglie, Billi Desdemona “Dina”; Renato a favore del figlio, Roberto Salem, di vent’anni.

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