Il rifugio a Verica

Quando nell’autunno del ’43 la situazione si farà ancor più minacciosa per gli ebrei,  che ormai rischiano oltre alla confisca dei beni, anche di essere deportati in Germania, la famiglia Neppi verrà aiutata a fuggire da Bologna dalla figlia di Fedora Monticelli, Maria Monticelli. Quest’ultima si rivolge all’amica Cristina Casolari, sua ex-compagna di studi all’Istituto Magistrale Albini e residente a Verica, un paesino sugli Appennini in provincia di Modena, per trovare un ricovero temporaneo abbastanza impervio e fuori mano da garantire la sicurezza per la famiglia ebrea.

Cristina Calzolari e Maria Monticelli.
Cristina Calzolari e Maria Monticelli.Rivista Pavullo nel Frignano-vedi nota 1.

 

Cristina deciderà insieme alla sua famiglia ( la sorella Maria, il fratello Giovanni e la nonna paterna ) di accogliere in casa propria i Neppi, di nasconderli in cantina, dove viene preparato un riparo di fortuna. La famiglia Neppi rimarrà presso i Casolari dall’autunno del ’43 fino all’anno successivo, quando l’esercito tedesco – attestato sulla Linea Gotica – farà di Verica un centro di smistamento. Poiché la casa dei Casolari viene requisita dal comando tedesco, la famiglia di Adolfo Neppi si sposterà per ragioni di prudenza in un borgo  più fuori mano e sarà ospitata dalla famiglia Romani, a casa Giuliano, pur continuando ad essere assistita anche dai Casolari.

Sempre a Verica troverà rifugio anche un altro dei fratelli di Adolfo, Giulio Neppi con la moglie Alberta, il figlio Bruno e la cognata Elisa, accolti  dalla famiglia Succi, a Casa Potino, grazie all’intervento del parroco di Verica, Don Michele Montanari, un sacerdote che si spese per proteggere e salvare anche altri ebrei [1], come la famiglia di Gianna Levi, a lui indirizzata dall’ dell’avvocato Taccoli per conto del Comitato di Liberazione Nazionale, che fu ospitata e nascosta a Montefolignano di Verica dalla famiglia di Alfonso Mucciarini, da cui il prete aveva ottenuto l’aiuto.

Il parroco di Verica, Don Montanari, con alcuni parrocchiani.
Il parroco di Verica, Don Montanari, con alcuni parrocchiani.Rivista Pavullo nel Frignano-vedi nota 1.

 

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[1] Vedi Pavullo nel Frignano,  n.98-dicembre 2010.

 

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