La prima esecuzione a Bologna, 30 dicembre 1943.
Il 30 dicembre 1943 Marx Emiliani e Amerigo Donatini furono prelevati dal carcere di San Giovanni in Monte e condotti al Poligono di Tiro di Bologna, situato in via Agucchi, oggi al n. 98, per affrontare il plotone di esecuzione, inaugurando un rituale che da lì a breve sarebbe stato destinato a ripetersi sempre più spesso e per un numero di condannati vieppiù crescente. Furono dunque loro i primi ad essere sottoposti a giudizio, ad essere condannati a morte dal Tribunale Italiano Straordinario di Bologna e fucilati al Poligono di tiro.
La loro fucilazione fu subito registrata in quanto tale sul libro delle morti del Comune di Bologna (fatto che nel tempo non risulterà più così scontato) e della loro esecuzione verrà data ampia risonanza tra la popolazione ; fu loro anche il primo bando bilingue, una Bekanntmachung, –in italiano e tedesco- affisso a scopo intimidatorio sui muri di Bologna dal Comando Militare tedesco delle province di Bologna e Modena, la Militarkommandantur, per fiaccare l’opposizione e spaventare la popolazione, in cui contestualmente si dava la notizia anche della seconda esecuzione, avvenuta pochi giorni dopo, il 3 gennaio 1944, ai danni di altri tre giovani antifascisti catturati dai Tedeschi : Lino Formili (indicato sui manifesti con un refuso di stampa), Adriano Brunelli, Giancarlo Romagnoli.

