La fucilazione del 30 settembre 1944.

La notte tra il 29 ed il 30 settembre 1944 la brigata “Temporale” del 7°Gap compie un attentato in pieno centro cittadino all’Hotel Baglioni, sede degli alti comandi tedeschi in città, dove si sta svolgendo una festa in onore di alcuni ufficiali germanici, tra cui Christian Knorr, che era stato tra i liberatori di Mussolini dalla prigionia di Campo Imperatore nel corso dell’ ”Operazione Quercia”(Fall Eiche), il 12 settembre ‘43.

L’attentato riesce solo parzialmente, ma è sufficiente a mietere alcune vittime tra i nazisti, tra i quali lo stesso Knorr, e tra fascisti e civili, ma sul numero esatto –specie delle vittime tedesche- non è mai stato fatto chiarezza.

Il giorno dopo dal carcere di San Giovanni in Monte vengono prelevati 12 detenuti, molti dei quali già condannati a morte dal tribunale tedesco, che sono trasferiti all’alba al Poligono di tiro di Bologna, dove vengono giustiziati.

Sono Santi Gualtiero, bolognese, i fratelli Mazzoni Remo e Bruno con Belletti Ernesto di Castelmaggiore; i quattro tipografi di Conselice Quarantini Giovanni, Gaiba Cesare, Totti Egidio, Farina Pio ; Salvatore Bagattoni e Giuseppe Pistocchi rispettivamente di Forlì e Cesena, arrestati a Coccolia (prov. di Ravenna), Giuliani Domenico di Mercato Saraceno, infine il ravennate Soprani Mario, arrestato a Bologna.

Della fucilazione viene data comunicazione sul Carlino, l’unico giornale cittadino rimasto, dopo la sospensione della pubblicazione dell’Avvenire, a seguito delle vicende relative alle condanne a morte dei dirigenti del P.d.A. bolognese (vedi §. 8.6.).

L’articolo è un microscopico trafiletto, pubblicato il 3 ottobre 1944 nella pagina della cronaca, e riporta un comunicato della Polizia di Sicurezza e del SD (SicherheitDienst) in Italia, Comando Esterno di Bologna,  che mette in relazione diretta l’assalto al Baglioni alla fucilazione dei dodici detenuti, definita “contromisura”, cioè rappresaglia, al “vile attacco”, dando conto in maniera approssimativa e con particolari poco credibili dell’azione partigiana (“quarantaquattro terroristi” nel commando d’assalto all’albergo).

L'articolo pubblicato sul Carlino del 3 ottobre 1944 sulla rappresaglia per il primo attentato all'Hotel Baglioni.
L’articolo pubblicato sul Carlino del 3 ottobre 1944 sulla rappresaglia per il primo attentato all’Hotel Baglioni.

 

 

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