Eugenio Facchini: chi era?

L’11 dicembre 1943, in seguito alla rinuncia del suo predecessore Aristide Sarti, era subentrato come  Commissario Federale del Partito Fascista Repubblicano di Bologna Eugenio Facchini.

Nato nel 1912 a Conselice, in provincia di Ravenna, laureato in giurisprudenza all’università di Bologna nel 1936, già a partire dal 1941 Facchini aveva scritto diversi articoli sul mensile politico Architrave, un “foglio di fronda” organo del GUF attivo fin dal 1940, che gli avevano creato consensi in ambiente universitario e tra i giovani, ma anche problemi all’interno del partito per il taglio critico e la visione fedele alla originaria ispirazione sociale del fascismo tanto che, per evitare un’eventuale espulsione, decise di arruolarsi come volontario nella Divisione Tagliamento e partì per la Russia.

L'ufficio del segretario del GUF, all'interno della Casa dello studente, in via Zaboni a Bologna. Foto dell'Archivio storico Unibo.
L’ufficio del segretario del GUF, all’interno della Casa dello studente, in via Zamboni, a Bologna. Foto dell’Archivio storico Unibo.

 

Nel 1942, di ritorno dal fronte, assunse la direzione della rivista universitaria e divenne segretario del GUF di Bologna poi, nel 1943, ispettore del GUF per l’Alta Italia. Dal luglio del ’43 aveva preso contatto con Gabriele Boschetti e Floriano Bassi, giovani esponenti dell’opposizione socialista, manifestando interesse per gli orientamenti politici del loro partito e dicendosi intenzionato ad aderirvi; avvicinò anche Sergio Telmon, del partito d’azione, scambiando con lui impressioni e giudizi sulle esperienze in Russia.

Quando nel dicembre del ‘43 giunse invece la notizia della sua nomina a Commissario Federale Straordinario della federazione bolognese, tra i socialistici lo sconcerto si accompagnò al timore di segnalazioni e arresti, che tuttavia nell’immediato non ci furono.

 

Eugenio Facchini: chi era?
Eugenio Facchini
Eugenio Facchini: chi era?
Articolo del Carlino di commento all’attentato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’attentato contro Facchini maturò in un clima segnato dalla decisione dei gruppi gappisti di alzare il livello dello scontro per intensificare la lotta contro il fascismo e l’occupazione nazista. A partire dal mese di novembre 1943, infatti, furono attuati una serie di attentati: il 3 novembre a Imola fu ucciso il seniore della Milizia Fernando Barani, il 13 novembre a Ferrara fu colpito a morte il federale del fascio Iginio Ghisellini, sempre il

Il Federale di Ferrara Igino Ghisellini
Il Federale di Ferrara Igino Ghisellini.

 

13 fallì l’attentato contro il commissario della federazione fascista di Reggio Emilia, Giuseppe Scolari, il 18 dicembre ci fu l’uccisione del Commissario del PFR di Milano, Aldo Resega. Infine fu la volta di Eugenio Facchini.

Eugenio Facchini: chi era?
Il ringraziamento della famiglia di Facchini, pubblicato sul “Carlino”, dopo le esequie – Istituto “Parri”

 

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