La fucilazione di Saetti e Meschiari.

Alla fine di febbraio alcuni attentati organizzati dai gappisti colpiscono in successione un locale frequentato da tedeschi e fascisti, la gendarmeria e la centrale elettrica di Modena. A Carpi vengono arrestati due partigiani : Alfeo  Meschiari  e  Oreste  Saetti, rispettivamente di  21  e  19 anni, fermati e perquisiti mentre verso le 22.00  tentano  di  collocare  una  bomba  ad orologeria, nascosta in una borsa di pelle, al  Caffè del  Teatro Comunale,  un  locale  situato nella Piazza  principale  del paese, frequentato  soprattutto  da  tedeschi  e  noto  ritrovo  di  fascisti. Anche  se  l’ attentato  non  va  in  porto, entrambi i giovani saranno  poi fucilati a Bologna il 10 giugno 1944 e sul fatto verrà diffuso un manifesto in due lingue, italiana e tedesca, come monito per la popolazione.

La fucilazione di Saetti e Meschiari.
L’avviso in italiano e tedesco, che annuncia la fucilazione di Saetti e Meschiari –
Istituto storico di Modena e Fondo Filippo D’Aiutolo-Istituto Parri Bologna

 

I due giovani erano entrambi carpigiani di nascita.

La fucilazione di Saetti e Meschiari.
Foto gentilmente speditaci da ANPI Modena, inserita

 

Oreste Saetti, nome di battaglia “Biondo”, era nato il 21 gennaio 1925 da Rinaldo e Marri Fernanda e risiedeva  in paese, in via Ciro Menotti. Aveva atteso agli studi fino alla 5a elementare e faceva il meccanico. Divenuto partigiano, fu inquadrato nella brigata “Grillo” del gruppo “Aristide”, nella Divisione Modena Pianura. Dopo la guerra fu riconosciuto partigiano dall’1-3-’44 all’11-6-’44.

La fucilazione di Saetti e Meschiari
Foto gentilmente speditaci da ANPI Modena, inserita

 

Alfeo Meschiari, più vecchio del compaesano di due anni, era nato il 12 gennaio 1923 da Arturo ed Emilia Asioli e risiedeva nella frazione Quartirolo di Carpi, in via B. Levata. Partigiano dall’1-3-44 fino al 11-6-’44, appartenne alla brigata “Scarpone” gruppo “Aristide”, Divisione  Modena Pianura, col nome di battaglia “Gianni”.

Catturati insieme  il 30-4-’44, furono incarcerati localmente, poi trasferiti a Bologna e rinchiusi a San Giovanni in Monte (con provenienza  «camera di sicurezza») il 6 maggio 1944, a disposizione del «comando tedesco SS». Infine, per ordine dello stesso comando tedesco, risultano entrambi rilasciati e consegnati ad agenti di PS il 10 giugno 1944, quando saranno invece condotti tutti e due al Poligono di tiro di Via Agucchi e fucilati.

 

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