L’ esecuzione.

Dai registri del carcere di San Giovanni in Monte risultano rilasciati il 18 novembre del 1944 contemporaneamente (la mano anonima che registra le uscite è la stessa infatti), in seguito a un ordine del Comando S.S., i seguenti nominativi, che riportiamo nell’ ordine del loro numero di matricola :

1) Fabbri Benigno, di anni 24 (matricola carcere n°. 11987), arrestato a Modena il 23-9-’44 e portato a San Giovanni in Monte il 5 ottobre per ordine del Comando Tedesco S.S., caposcorta Giuseppe Gervasi; 2) Galeotti Bruno, di anni 25 (matricola carcere n°. 11993), arrestato a Bologna il 6-10-’44 ed entrato a San Giovanni in Monte il giorno dopo, con ordine del Comando Tedesco S.S., proveniente dalla camera di sicurezza ed accompagnato da un agente P.S.; 3) Cavalli Sergio di 17 anni (matricola carcere n°. 11994), arrestato il 7-10-’44 a San Martino, frazione di Minerbio (BO) e portato l’8-10 a San Giovanni in Monte dalla camera di sicurezza, caposcorta Giuseppe Gervasi; 4) Chiarini Oriente di 18 anni, (matricola carcere n°. 11995) arrestato a Minerbio (BO) il 7-10-’44 e trasferito il giorno dopo dalla camera di sicurezza al carcere di Bologna per ordine delle S.S. con la scorta di Giuseppe Gervasi ; 5) Magoni Amedeo di 36 anni (matricola carcere n°. 12010) arrestato l’8-10-’44 a San Giacomo del Martignone, frazione di Anzola Emilia (BO) e subito incarcerato a San Giovanni in Monte ; 6) Spettoli Franco di 22 anni (matricola carcere n°. 12011), arrestato il 28-9-’44 a Canova del Noccione-Monterenzio (BO), portato a San Giovanni in Monte l’8-10-’44 per ordine delle S.S. da un agente P.S. (Morganti o Draganti Quirino), che finora si credeva fucilato il 18-10-‘44  ; 7) Righetto Giampiero, 22 anni (matricola carcere n°. 12037) di Milano, arrestato a Bologna il 9-10-’44 e portato in carcere il 13-10-’44 ; 8) Don Antonio Lanzoni di 73 anni (matricola carcere n°. 12071) arrestato a Brisighella (RA) l’8-10-’44 ed entrato a San Giovanni in Monte il 16-10-’44, caposcorta Perini ; 9) Busi Giordano, anni 37  (matricola carcere n°. 12220) arrestato il 14-11-’44 a Bologna e subito portato in carcere; 10) Nozzi Luigi, anni 36 (matricola carcere n°. 12225), falsa identità di Bruno Pasquali, (come attesta la denuncia qua sotto allegata dei suoi famigliari contro il milite Venturoli Lubrano a fine guerra), arrestato e accompagnato a San Giovanni in Monte con Busi.

 

La denuncia dei parenti di Pasquali contro il Venturoli, del 2 maggio del 1945, in cui tra l’altro si conferma per Pasquali la falsa identità di Nozzi Luigi. Istituto Parri, fondo ANPI Bologna, busta 26, fascicolo 123.
La denuncia dei parenti di Pasquali contro il Venturoli, del 2 maggio del 1945, in cui tra l’altro si conferma per Pasquali la falsa identità di Nozzi Luigi. Istituto Parri, fondo ANPI Bologna, busta 26, fascicolo 123.

 

Poi 11) Cappelletti Mario di 17 anni (matricola carcere n°. 12232), finora erroneamente creduto fucilato il 12/11/’44, 12) Bonora Tonino di anni 21 (matricola carcere n°. 12233), 13) Barilli Giordano di anni 18 (matricola carcere n°. 12234), 14) Rubini Lino, anni 22 (matricola carcere n°. 12235) e 15) Franchini Ernesto, 22 anni (matricola carcere n°. 12236), tutti e cinque arrestati a Bologna il 15-11-’44 e consegnati lo stesso giorno a San Giovanni In Monte da agenti tedeschi ; infine 16) Magnani Ercole, classe 1908 (matricola carcere n°. 12238), arrestato il 16-11-‘44 e subito internato in carcere a sua volta da altri agenti tedeschi.

Anziché rilasciati, furono tutti fucilati al Poligono di tiro di via Agucchi.

La procedura era la stessa cha abbiamo visto applicata in tutte le altre fucilazioni fin qui: si attestava un rilascio fittizio dal carcere con affidamento di volta in volta ad un “agente P.S.” o a “militari tedeschi” o a “uomini della C.A.S.” (in alcuni casi è indicato perfino nome e cognome), quando in realtà si facevano uscire dal carcere dei condannati a morte, in procinto di essere portati davanti ad un plotone di esecuzione.

Nello stesso giorno, non sappiamo se insieme a tutti questi detenuti, ma in base a qualche testimonianza indiretta pare di sì (1a), vengono fucilati anche 17) Rimondi Giuseppe, di 19 anni, arrestato a Bologna il 12 novembre, torturato per giorni, infine giustiziato, 18) Motta Angiolino catturato dai fascisti in Piazza dell’Unità a Bologna il 14 novembre 1944, infine 19) Gebbia Rosario, un giovane originario della provincia di Palermo, arrestato a Bologna. Tutti costoro non risultano tra i detenuti di San Giovanni in Monte, in base alle nostre ricerche, ma probabilmente erano stati arrestati e rinchiusi in altro luogo, caserma o camera di sicurezza nazifascista.

Qualche giorno prima, il 15 novembre, era stato fucilato al poligono anche Bolelli Orlando (20), un giovane ferroviere nato a Granarolo Emilia il 4/11/1924, che abitava a Bologna e militava già dall’inizio dell’anno nella 4.a brigata Venturoli Garibaldi. Nonostante l’autorevolezza della fonte (ancora il libro verde dell’antifascismo bolognese di Albertazzi-Arbizzani-Onofri), riteniamo che anche per Bolelli possa essere stata fatta un’ erronea indicazione di data, come per Cappelletti e Spettoli, e che anche questo ragazzo possa essere stato compreso nella esecuzione del 18/11/’/44 o perlomeno nel manifesto che comparve a fine novembre con l’elenco dei fucilati.

 

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