3 gennaio del ‘44, è la volta di Brunelli, Formili e Romagnoli.

Il 3 gennaio 1944, solo quattro giorni dopo la prima fucilazione, furono passati per le armi al Poligono di via Agucchi altri tre partigiani: il ventisettenne sergente maggiore degli autieri Lino Formili, i due diciannovenni Adriano Brunelli, studente di Baricella, e l’operaio Giancarlo Romagnoli, abitante in via Broccaindosso, il primo bolognese a trovare la morte al Tiro a segno.

Anche in questo caso, come era già successo per la prima fucilazione al Poligono, giunse sul posto un sacerdote quando ormai la sentenza era stata eseguita e i corpi erano già stati caricati sul furgone mortuario.

I tre giovani erano stati catturati nel dicembre 1943 sulle alture dell’Appennino, dopo un rastrellamento effettuato dai militari tedeschi ed un breve scontro a fuoco avvenuto nei pressi di Lizzano in Belvedere, dove aveva iniziato fin dall’autunno inoltrato dello stesso anno a raccogliersi  in località La Cà un primo gruppo partigiano, da cui ebbe origine in seguito la 63.a Brigata Garibaldi.

Giancarlo Romagnoli
Giancarlo Romagnoli, il primo bolognese ad essere fucilato al Poligono di via Agucchi.Fondo fotografico Anpi. Istituto Parri Bo.

 

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